Calciostruzzo

Sei anni da cancellare completamente

Posted in Italia by calciostruzzo on 13 ottobre 2010

L’ultima tendenza di Calciopoli è la reinterpretazione. Contemporaneamente, commentatori televisivi, della carta stampata e della strada si chiedono cosa si debba fare, come si possa uscire da questo ginepraio processuale, sportivo e di costume.

C’è poco da dire. Ma davvero. La partita viene giocata sui campi principali, ridotta com’è stata a un duello Juve-Inter sia per le decisioni degli inquirenti che per gli interessi dei mezzi d’informazione che continuano a regalare prime pagine ai Moggi, ai Moratti e agli Agnelli senza quasi far parola di tutti gli altri. Ultimamente poi la difesa nerazzurra non si basa più sul non avere avuto niente a che fare coi sospetti contatti col mondo arbitrale; all’improvviso le telefonate (per non dire delle cene e tutto il resto, aggiungo io) non si negano più perché quel che conta è che per esempio non sia stato Facchetti a fare il nome di Collina. Come se questo potesse improvvisamente cancellare l’illecito sportivo di base, che quando si tratta di accusare altri gli interisti sono lecitamente e correttamente pronti a rilevare anche solo nell’aver telefonato a una giacchetta nera o a un designatore. Comodo… Posizione, la loro, che benevolenza dei giudici permettendo è però insostenibile e , viva dio, si sta sgretolando.

Sul fronte di chi vuole giustizia, quella vera, si cercano soluzioni. Mi riferisco a una parte in causa, cioè la dirigenza della Juve che pure in passato ha avuto interessi tutti suoi e quanto mai inquitenati, antisportivi innanzitutto nei confronti dei propri tifosi, a non far emergere tutta la verità. E mi riferisco anche agli spettatori neutrali, sempre che esista qualcuno che nell’ultimo lustro abbia saputo separare le proprie ragioni dal tifo per una particolare squadra, con il logico quanto ridicolo tentativo di farne un’entità senza macchia.

Esiste allora un’unica via d’uscita a tutto questo, senza che sia più necessario commentare questa o quella intercettazione né, tanto meno, una qualsiasi dichiarazione, anzi deposizione, di qualsivoglia testimone, anzi protagonista.

Sono sempre stato contro il ‘tutti colpevoli, nessun colpevole’. Per me se tutti sono colpevoli, ed è via via più evidente che lo siano, tali rimangono. Ecco allora la soluzione. Prima ancora che condannare i dirigenti, cosa che può richiedere anni e non avere conseguenze reali se è vero che Preziosi, inibito, può continuare impunemente a fare affari, bisogna cancellare tutti i titoli di tutte le italiane dal 2004-05 a oggi. Bisogna fare pulizia sportiva. Via i due famosi scudetti della Juve e quelli definiti di cartone e seguenti dell’Inter, le Coppe Italia di Inter e Roma, le Supercoppe di Inter, Roma e Lazio e poi la Champions League dell’Inter, che nelle vicende nazionali ha avuto origine, anche se questo temo che dovrebbe passare per le autorità UEFA e non so cosa si potrebbe fare a riguardo.

Se di lealtà sportiva si parla, allora basta che un dirigente o suo sostituto facente funzioni abbia fatto il numero di telefono di un arbitro e viceversa per scambiarsi, non importa come, informazioni che non ci si doveva scambiare. Altro che andazzo generale, poi! E comunque se generale è stato o è, ne deriva che allora tutti dovrebbero essere condannati. Senza il minimo riguardo per quella squallida scappatoia che è la prescrizione.

Perché annullare tutti i titoli? Perché le normali condizioni economiche e sportive (con conseguenti potenzialità sul campo) sono state palesemente alterate, vuoi anche solo dalle sentenze se non vogliamo parlare degli illeciti. Insomma, dall’estate 2006 in poi non ci sono più stati (e continuano a non esserci) i presupposti per giudicare credibile l’andamento di queste stagioni e ahimé anche quelle che verranno. Ma dato che non sono un illuso e non credo quindi che le cose nel frattempo siano cambiate, in assenza di una soluzione equa e possibile, attuabile da chi dovrebbe trovarla e metterla in pratica, concludo dicendo che una volta fatta pulizia di questi titoli di cartapesta si deve solo andare avanti turandosi il naso. Senza perdersi in vendicative retrocessioni in B di chi non c’è andato assieme alla Juve o chissà che e passando sopra il fatto che alcune squadre si siano indebitamente rinforzate e altre tristemente indebolite. Amen. Chi vorrà, fingerà che qualcosa sia mutato; gli altri invece si accontenteranno di seguire uno sport incorreggibilmente maneggiato come del resto ogni altro ambito della società, da sempre. Ma a maggior ragione dopo gli ultimi sviluppi processuali e la lenta, graduale ammissione delle proprie colpe (reati) da parte di tutti benché con le nuove giustificazioni annesse, se non altro la legge si rivelerebbe abbastanza uguale per tutti. Per la Juve di Moggi, colpevole e prima a essere smascherata, per l’Inter di Facchetti e Moratti, altrettanto colpevole e auspicabilmente prossima a essere inchiodata alle proprie responsabilità dopo aver già perso la faccia di fronte alla gente, senza dimenticare il furbo Milan di Galliani e Meani, colpevole anch’esso, e tagliando trasversalmente tutta l’Italia dei non meno scaltri e colpevoli Presidenti rosa, viola, celesti, amaranto, giallorossi, rossoblù ecc ecc. E poi chissà, visto che i malfattori sono i dirigenti e a questi dei colori si è capito che non importa, almeno milioni di tifosi ritroverebbero l’orgoglio negatogli negli ultimi anni…